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La pole dance è un mix di ginnastica e danza con la pertica Spesso erroneamente confusa con un’altra attività che non è sportiva ma ludica di intrattenimento, la lap dance praticata negli strip club.
La pole dance si svolge in ambienti tutt’altro che erotici, come palestre e studios, con insegnanti qualificati, è uno sport rappresentato da una federazione internazionale (IPSF) e italiana (FISAC)) che regolano lo svolgimento dei campionati riconosciuti a livello internazionale nei vari paesi, ad esempio la campionessa di questo sport artistico, per il campionato 2013 Italia (FISAC) è Alessandra Marchetti
La federazione mondiale IPSF è l’unica a riconoscere ed approvare le varie rappresentanze nel mondo di questo sport con regolamenti e manifestazioni a livello olimpico. Tutte le altre che non sono presenti nei siti ufficiali, sono simil associazioni locali che si diffondono parallelamente ma senza nulla a che vedere con la IPSF.
La pole dance si basa sull’esecuzione di figure acrobatiche anche molto difficili, che richiedono notevoli doti di forza, scioltezza, coordinazione, agilità, flessibilità e resistenza. Sempre più scuole stanno crescendo in tutto il mondo, così come enti che strutturino questa disciplina in termini di regole, nome delle figure coordinati dalla International Pole Sports Federation.
Pole Dance, Secondo fonti storiche la pole dance si è sviluppata nel Nord America durante gli anni della depressione del 1920. I circensi, cinesi nello stesso periodo storico già praticavano la loro arte danzante nei loro spettacoli itineranti, sembrerebbe appunto, che si siano intrecciati in questo periodo i vari stili praticati dunque sempre in spettacoli al circo acrobatico. Nel Nord America sembra che utilizzassero i pali dei tendoni per svolgere vere e proprie performance durante gli spettacoli itineranti. Non è ancora nota invece l’introduzione della pertica nei night club. Ma si suppone che sia un naturale evoluzione di questo che è uno sport, intrecciatosi con la cultura del divertimento e degli spettacoli Burlesque, vista la predisposizione all’uso di un palo per danzare in modo sexy, divenendo così come la danza del ventre, un’attività ricreativa con componente sensuale.
L’unica correlazione tra pole dance e lap dance che potrebbe esserci a livello evoluzionistico per questo sport potrebbe essere di tipo indiretto, dall’osservazione dello sport circense e constatando che di fatto per eseguire le figure si necessita di un certo contatto ovvero grip, al palo, e si ottiene solo con la pelle a diretto contatto della pertica, questo può aver portato allo sviluppo della lap dance.
Altre fonti indicano inveve la pole dance come sport che deriva direttamente dalla Mallakhamb, una pratica che nasce nel 12-mo secolo in India.
La Pole Dance incominciò gradualmente ad evolversi passando da spettacolo itinerante ad appuntamento fisso nei bar intorno agli anni ’50, in contemporanea al Burlesque.
Nel mondo ritroviamo il palo cinese, più grosso degli attuali pali da pole dance e con un rivestimento in gomma, viene utilizzato dai circensi per eseguire figure spettacolari e molto complesse, arrampicandosi facilmente fino ad altezze anche di 6 metri, esibizioni composte anche da più persone in contemporanea. In India troviamo il Mallakhamb uno sport tradizionale, che utilizza una pertica di legno sulla quale si esibiscono solitamente degli uomini.
Ci sono moltissime aziende che producono i pali per la pole dance, che possono essere statici, girevoli o a pedana. Non è infatti solo l’atleta a girare intorno al palo, ma anche il palo a ruotare per agevolare l’esecuzione di alcune figure.
Le dimensioni variano da diametro di 50mm, ai più piccoli di 38mm. La dimensione influenza l’esecuzione in base alle caratteristiche dell’individuo, la sua costituzione e forza muscolare, dimensione delle mani e altre variabili la scelta quindi diviene spesso soggettiva.
Aumentando lo sforzo necessario nelle braccia in caso di pali da 50mm e diminuendolo con i pali più piccoli. Attualmente durante i campionati si utilizzano misure di mezzo come il 45mm che offre un buon compromesso, 2 pali uno statico e uno spinning.
I materiali principalmente utilizzati per i pali sono l’acciaio inossidabile, l’acciaio cromato per elettrolisi o le barre a sezione tonda in ottone.
L’Acciaio Cromato non è altro che un palo cavo internamente rivestito esternamente da una superficie di cromo che si ottiene per elettrolisi. L’elettrolisi è di spessore tale da non consentire al materiale (cromo) di consumarsi nel tempo.
Xpole è il marchio prodotto da Vertical Leisure il primo e più grande produttore di pali dedicati allo sport poledance nel mondo, l’unica azienda ad aver brevettato internazionalmente congegni specifici e ottenuto le certificazioni internazionali IPDFA e IPSF, sui suoi articoli che sono utilizzati nei campionati mondiali organizzati da IPSF e IPDFA. Il riferimento per tutti coloro praticano poledance nel mondo.
I rivestimenti più utilizzati sono quelli al Cromo oppure tramite verniciatura a polvere ed il rivestimento in Titanio
Le diverse finiture superficiali del materiale hanno diverse proprietà di presa. Per riferimento, l’Acciaio lucido è uno dei materiali più scivolosi tra quelli elencati dunque idoneo per figure che richiedono meno GRIP, permette una danza più veloce, più fluida, mentre i pali di Ottone forniscono più attrito, consentendo una tenuta delle mani e delle altre parti del corpo più salda che permette la realizzazione di una danza lenta e sinuosa o improvvisi bloccaggi per serraggio delle gambe o braccia in fase di discesa veloce.
Versioni utilizzabili anche in ambiente domestico o trasportabili, sono disponibili in kit smontabili, tecnologicamente avanzati e possono essere utilizzati per la pratica o l’esercizio aerobico. I pali trasportabili non richiedono montaggi particolari o buchi nel soffitto; tendenzialmente sono fatti in modo da generare una pressione tra il pavimento e il soffitto che garantisca la tenuta.
La sicurezza è garantita dai marchi delle federazioni sportive Pole dance apposti sul certificato del prodotto.
Riprese video a cura della #webtvstudios e con le interviste e con la collaborazione della Romavideoeventi. tutte le riprese le potete trovare sul sito www.webtvstudios.it e sulla pagina Facebook e su tutti i Social #webtvstudios
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