Piazza Venezia – Altare della Patria
Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II o (Mole del) Vittoriano, impropriamente detto Altare della Patria, è un complesso monumentale nazionale italiano situato a Roma in piazza Venezia
sul versante settentrionale del colle del Campidoglio, opera degli architetti Ettore Ferrari, Pio Piacentini e Giuseppe Sacconi, che è stato costruito a partire dal 1885 con la conclusione dei lavori che è avvenuta nel 1935, quando è stato completato in tutte le sue parti. L’inaugurazione ufficiale, e la contestuale apertura al pubblico, sono avvenute in precedenza, nel 1911, in occasione degli eventi collegati all’Esposizione internazionale di Torino, durante le celebrazioni del 50° anniversario dell’Unità d’Italia. Da un punto di vita architettonico il Vittoriano è stato pensato come un moderno foro organizzato come un’agorà su tre livelli collegati da scalinate e sovrastato da un portico caratterizzato da un colonnato.
Ha un grande valore simbolico e rappresentativo, visto che è architettonicamente e artisticamente incentrato sul Risorgimento nazionale, periodo della storia italiana durante il quale l’Italia ha conseguito la propria unità nazionale e la liberazione dalla dominazione straniera, che furono portate a compimento da re Vittorio Emanuele II di Savoia, a cui è dedicato il monumento. Per tale motivo, il Vittoriano è considerato uno dei simboli patri italiani. L’Altare della Patria, pensato inizialmente come ara della dea Roma e poi diventato anche a sacello del Milite Ignoto, ha dato al Vittoriano la funzione di un tempio laico consacrato all’Italia. Dato il suo grande valore rappresentativo, l’intero Vittoriano è spesso erroneamente chiamato con questo nome, sebbene l’Altare della Patria ne costituisca solo una parte.