Amatrice ” Luci e Ombre ” due anni dopo il terremoto

Il 24 agosto  ad Amatrice è la Giornata del Silenzio in ricordo delle 249 vittime del sisma che ha colpito il borgo reatino il 24 agosto 2016, uno dei borghi più belli d’Italia viene raso al suolo da un sisma di magnitudo 6.0. Ad Amatrice resta in piedi solo un campanile che svetta al centro di una spianata di macerie. Due anni dopo i segnali di rinascita ci sono.

A due anni dal terremoto, Sergio Pirozzi ex sindaco di Amatrice esprime un suo parere sulla tragedia che ha colpito il Centro Italia, accennando anche a “ombre e luci”.

“Luci”, riferendosi alla grande macchina della solidarietà che si è mossa subito a seguito dello sventurato evento e che ha permesso, se pur gradualmente, alla rinascita del Paese; migliaia di persone si sono mobilitate per la rinascita dei territori del Centro Italia dilaniati dal sisma; ciascuno a suo modo, ma con un unico obiettivo: tamponare la situazione d’emergenza ed aiutare chi si trovava in forte difficoltà.

“Ombre” dovute ai noti ritardi nella ricostruzione, dovuti forse a iter burocratici troppo lunghi e macchinosi.

L’ex Sindaco ha poi voluto sottolineare, ancora una volta. il grande sforzo della Protezione Civile, di cui peraltro indossava orgogliosamente la maglietta, nonché delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito che ancora oggi vigila il territorio prestando ausilio alla cittadinanza.

Infine, l’appello di Sergio Pirozzi a non dimenticare Amatrice; i problemi post terremoto persistono e devono essere risolti, Noi non dimentichiamo.

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